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Biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano
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Testimonianze

ultima modifica 26/01/2024 12:02

Un anno di Servizio Civile nelle biblioteche del Polo Umanistico

Il racconto delle volontarie

Il 14 luglio 2021 si è concluso il progetto del Servizio Civile Universale Giovani tra i giovani nelle biblioteche dell’Ateneo.  Noi - Eleonora, Roxana e Serena - siamo le tre volontarie del Polo Umanistico: abbiamo affiancato il personale di biblioteca nelle sedi del Liviano, di Filosofia e del Beato Pellegrino. Nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia, il progetto è giunto a compimento e possiamo trarre un bilancio dell’anno trascorso.

I lavori di cui ci siamo occupate sono vari: dalle attività di front-office come l'accoglienza, i prestiti e le restituzioni, a quelle di back-office come il servizio Nilde, il prestito interbibliotecario e la catalogazione. Inoltre, ogni volontaria ha portato a termine un progetto specifico: Serena si è occupata di ordinare e revisionare gli spogli del fondo di teatro del Beato Pellegrino, mentre Eleonora e Roxana hanno lavorato con i fondi speciali della Biblioteca Liviano, occupandosi rispettivamente del materiale multimediale e dei volumi antichi. 
Nelle attività di front-office ci siamo trovate a stretto contatto con il pubblico e le sue esigenze, che in un anno peculiare come quello appena trascorso si sono moltiplicate.
"L’aspetto sociale dell’esperienza rappresenta la vera anima del servizio civile" sostiene Roxana. “Le biblioteche sono una risorsa fondamentale: arricchiscono il territorio, perché contribuiscono al benessere della cittadinanza, soddisfacendone i bisogni intellettuali. In questo senso, il servizio civile ci ha permesso di sentirci utili alla comunità e alle biblioteche che ci hanno ospitato”.

Eleonora Roxana Serena

Lavorare in biblioteca ha perciò significato conservare, arricchire e proteggere un patrimonio culturale continuamente in crescita e in evoluzione; al contempo, ha richiesto impegno per garantire un servizio il più possibile efficiente. Fin dal principio le colleghe e i colleghi ci hanno accolte e integrate nel meccanismo complesso che si cela dietro al funzionamento di una biblioteca, rendendo la nostra presenza mai superflua. Con il tempo, grazie alla loro guida, abbiamo iniziato non solo a orientarci, ma a conoscere le biblioteche ospitanti come una seconda casa, sincronizzandoci al loro ritmo spesso frenetico. Forse l’impronta che rimarrà più a fondo impressa di quest’esperienza è proprio la scoperta del concerto perfetto che può formare una squadra di persone con personalità e competenze diverse, sapientemente armonizzate tra loro.

“Ciascuna delle colleghe mi ha insegnato molto sia a livello professionale che personale e nella mia mente la biblioteca ora è rappresentata come un grande puzzle dove ognuna di loro costituisce un pezzo insostituibile”, sostiene Eleonora. Grande è la gratitudine per la fiducia e gli insegnamenti che ci sono stati elargiti.
“Mi piace usare due parole per descrivere il mio percorso all’interno della Biblioteca Beato Pellegrino: Energia ed Armonia” spiega Serena. “I giorni trascorsi qui non sono mai stati ripetitivi, ma sempre pieni di impegni, programmi e colpi di scena. Questo è il bello della biblioteca. Non ho mai sentito il peso della giornata soprattutto perchè ho conosciuto delle persone magnifiche che mi hanno insegnato tanto e che mi hanno trasmesso tanta sicurezza. Mi sono sentita nel posto giusto, circondata dalle persone giuste e non è una cosa scontata al giorno d’oggi. Custodisco un prezioso ricordo di ognuno di loro e spero tanto di aver lasciato anch’io una traccia nella loro memoria.”

Ringraziamo tutti i colleghi del Polo ed in particolare la Direttrice tecnica Dott.ssa Luisa Buson, e  le Responsabili di biblioteca Laura Pieropan, Lorisa Andreoli, Laura Prosdocimi e Antonella Ghiotto.
Un ringraziamento speciale alle nostre OLP Michela Gambato ed Eva Carraro, presenze costanti in questo anno di attività, e alle colleghe dell'Ufficio del Servizio Civile.

Un augurio di buon servizio ai futuri volontari!
 
Eleonora De Tuoni, Roxana Maria Florea, Serena Giardiello

(dalla Newsletter delle biblioteche del Polo Umanistico n. 4/2021)

Un punto di vista sui servizi della biblioteca

Il tirocinio curricolare di Camilla

Sono Camilla, una studentessa del terzo anno della triennale in Filosofia. Tra dicembre 2021 e aprile 2022 ho preso parte al progetto formativo proposto dalla Biblioteca di Scienze dell’Antichità Arte Musica Liviano.
È stata un’esperienza particolarmente formativa sotto una moltitudine di aspetti...

In primo luogo, grazie all’attività di front-office e accoglienza degli utenti ho sviluppato una migliore capacità organizzativa e un’attitudine più pronta all’ascolto. Inoltre, grazie all’esempio delle dipendenti della Biblioteca ho imparato ad apprezzare l’importanza della comunicazione e ad avere un atteggiamento adeguato alla varietà di utenti e situazioni che si presentavano.
Di notevole interesse sono stati i laboratori proposti dal Polo Umanistico relativi all’utilizzo delle risorse bibliografiche: Galileodiscovery, strumento che tutti gli studenti universitari dovrebbero saper navigare;  Abc della ricerca, per imparare a identificare e valutare le fonti utilizzate nei miei studi; Zotero, software per costruire una bibliografia coerente e corretta.
A livello del mio personale percorso universitario, sia i laboratori che il front-office sono stati molto utili per imparare a utilizzare le risorse universitarie senza fatica.
La parte forse più organizzativo-pratica è stata quella relativa alla ricollocazione e al riordino del materiale consultato e l’inizializzazione dei tag RFID per velocizzare tutte le funzioni ordinarie all’interno della biblioteca. In questo modo ho imparato a prestare più cura, attenzione e interesse a piccoli compiti a cui non attribuivo prima gran valore.
Infine, un’attività particolarmente gratificante è stata la partecipazione a piccoli interventi di restauro dei libri, un modo per migliorare capacità manuali fini e approfondire le conoscenze relative alla conservazione del materiale librario.
Ripensando all’esperienza in generale posso ritenermi molto soddisfatta. Sicuramente ho approfondito la mia conoscenza di un lavoro che non pensavo potesse essere così stimolante, ma anche complesso. Mi ha colpito la quantità di lavoro che sta dietro il funzionamento di una biblioteca e la varietà di mansioni svolte da una bibliotecaria.
Il tirocinio è stato un’esperienza che mi ha permesso di mettermi in gioco e farmi domande più mirate sul mio futuro come studentessa, ma anche come lavoratrice. 

Camilla Daffini

(dalla Newsletter delle biblioteche del Polo Umanistico n. 13/2022)